Teatro
Antigone
di Parrella Valeria
editore: Einaudi
pagine: 105
L'"Antigone" di Valeria Parrella è la storia di una donna fiera e combattiva, che non ha paura di sfidare una legge che reputa
Teatro della conoscenza
editore: Laterza
pagine: 135
Luca Ronconi racconta per la prima volta in modo organico la propria storia artistica e il proprio percorso di lavoro: dalla scelta del 'laboratorio' come metodo privilegiato, all'importanza e alla pratica della formazione di nuovi artisti teatrali. In una lunga conversazione con Gianfranco Capitta, descrive le scelte inusuali per il teatro che ha praticato con grande successo: dalla reinvenzione barocca alla traduzione per la scena di autori come Gadda e Dostoevskij, dalla rilettura delle tragedie classiche alle incursioni rivelatrici nella scienza e nell'economia. Progetti in cui prende corpo un denso linguaggio teatrale, attraverso l'uso degli attori e la reinvenzione degli spazi, ogni volta stupefacenti. Spettacoli che rispettano comunque la lettera e lo spirito degli autori - dai grandi barocchi a Shakespeare, fino alla complessità sorprendente dei contemporanei - e che hanno colpito, emozionato e qualche volta sconvolto generazioni di spettatori, studenti, critici letterari o personaggi dello spettacolo. Nel libro è presente per la prima volta la 'teatrografia' dell'opera ronconiana, che oltre a titoli, date e interpreti principali, raccoglie brevemente una visione di ogni suo spettacolo, sottolineandone ogni volta il tratto caratterizzante o di novità.
Il Cid. Testo francese a fronte
di Pierre Corneille
editore: Feltrinelli
pagine: 221
"Al pari di tutti i grandi capolavori, Il Cid non presenta alcuna difficoltà di lettura. Al lettore (e allo spettatore) è sufficiente affidarsi alla storia che l'autore racconta, ai personaggi che la vivono, alle parole con cui si esprimono. Alla mia esperienza, le analisi e le interpretazioni (di qualsiasi natura) appaiono col tempo sempre più irrilevanti e ingombranti: quanto più acute e intelligenti e profonde, tanto più mi risultano indicative più della mentalità di chi le formula che non dell'opera che esse prendono in esame, e sempre mi portano alla conclusione che, come dice Montaigne, sia più difficile interpretare le interpretazioni che interpretare le cose. Nel suo nucleo essenziale, "Il Cid" è la storia dell'amore di un uomo e di una donna: di Rodrigo e di Chimene. Tutti e due sono preda di un dilemma che ne condiziona il comportamento: Rodrigo è preso nella morsa tra il dovere di vendicare l'affronto di cui è stato vittima suo padre e il fatto che l'offensore è il padre della donna amata. Chimene è combattuta tra l'amore per Rodrigo e l'imperativo morale di non potere e dovere amare l'uccisore di suo padre." (dal saggio di Luigi Lunari)
Tutto è bene quel che finisce bene. Testo inglese a fronte
di William Shakespeare
editore: Feltrinelli
pagine: 253
Ispirata da Boccaccio, e precisamente dalla novella "Giletta di Narbona", inclusa nel "Decameron", "Tutto è bene quel che finisce bene" è una delle più brillanti commedie shakespeariane. La protagonista è Elena, data in sposa al conte Bertram come premio per aver guarito il re di Francia. Bertram non ricambia però l'amore di Elena e parte per la guerra, innamorandosi della locandiera Diana. La scintilla del racconto sono le condizioni che Bertram pone a Elena per abbracciare davvero il loro matrimonio: la ragazza dovrà sfoggiare al dito l'anello da cui egli non si separa mai e portare in grembo un figlio da lui concepito... Un vortice di colpi di scena, un miscuglio perfetto di dolore e ilarità, un gioco elegante attorno a sentimenti che appartengono agli uomini di tutte le epoche e tutte le culture.
Il pubblico del teatro sociale
editore: Franco Angeli
pagine: 208
Non si riesce a immaginare attore senza spettatore, spettacolo senza destinatario, teatri senza pubblico
La teoria della recitazione
Dall'antichità al Settecento
di Vicentini Claudio
editore: Marsilio
pagine: 365
la prima storia delle teorie della recitazione, dall'antichità greca attraverso la trattatistica romana, le condanne della chi
Il teatro di Franz Grillparzer
di Schinina` Alessandra
editore: Artemide
pagine: 112
Gli studi sui drammi di Franz Grillparzer raccolti in questo volume propongono una serie di nuovi approcci all'opera di un aut
L'infinito
di Tiziano Scarpa
editore: Einaudi
pagine: 77
É notte fonda, mancano poche ore agli orali di maturità. Andrea si è addormentato ripassando le poesie di Leopardi. Che gli si materializza di colpo in casa. Ha ventun'anni, tanta voglia di scappare da Recanati, e una poesia che ha cominciato a scrivere subito dopo aver fallito la fuga: L'infinito. Un giovane poeta e un aspirante deejay. I due quasi coetanei si parlano: nonostante la distanza siderale delle loro mentalità, delle esperienze e del modo di esprimersi, familiarizzano, scherzano, fanno amicizia. Andrea ricapitola come può la storia contemporanea, illustra i progressi tecnologici, fa anche le prove dell'esame dando un'interpretazione dell'Infinito che a Giacomo non sembra per niente strampalata. Ma poi irrompe in casa il ciclone Cristina, la fidanzata di Andrea, e la commedia ha una svolta imprevedibile. Li ritroveremo tutti e tre alcuni mesi più tardi. Il giovane Leopardi ha imparato a conoscere la nostra epoca e le sue illusioni: ha molto chiaro in mente che cosa farne. La pièce di Tiziano Scarpa mette in scena le ansie giovanili di ogni tempo, tra sogni e disperazione, atteggiamenti spavaldi e senso di inadeguatezza, oggi come duecento anni fa. In un ritmo drammaturgico trascinante, che tiene insieme pirotecniche battute e momenti di profonda riflessione, il fantasma di Leopardi ci fa fare i conti con quanto sopravvive della nostra tradizione culturale e con quanto è già morto del nostro presente.
Commedie in commedia: Le gare teatrali-Le convulsioni-La cena mal apparecchiata
di Gozzi Carlo
editore: Marsilio
pagine: 489
Questo volume presenta tre inediti teatrali di Carlo Gozzi tra i più rilevanti: una commedia che si colloca molto al di qua de
Gian Lorenzo Bernini e il teatro dell'arte
di Elena Tamburini
editore: Le Lettere
pagine: 350
Il lavoro progettuale e artigianale di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) nel campo dello spettacolo è studiato per la prima volta in maniera organica in questo volume. Oltre che scenografo, scenotecnico e apparatore di feste, Bernini fu anche attore, scrittore di teatro, capocomico, perfino committente e, negli ultimi anni, impresario di commedie per musica. Praticò dunque tutti i mestieri della scena. I ricchissimi repertori di immagini e documenti della festa, le fonti relative ai grandi spettacoli barberiniani e le cronache delle commedie trovarono in Bernini un protagonista che, sul crinale di un gioco affascinante e pericoloso, valendosi di uno straordinario e multiforme talento e anche di un innegabile carisma personale, pare divertirsi a sfidare le più alte personalità di governo (anche i nipoti del papa e perfino il papa), mettendo in discussione ogni convenzione di genere e ogni regola precostituita.
Giobbe o la tortura dagli amici
di Fabrice Hadjadj
editore: Marietti 1820
pagine: 94
«Come potrebbe il male farci tanto male se non avessimo prima udito la promessa del bene? Come potrebbe la morte di un bambino